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Giro in barca dall'inferno a Chitwan, Nepal

"Cosa?... Tutti e sette saliamo su quella canoa sottilissima?"

Il mio primo pensiero è stato quello di tenere al sicuro la mia attrezzatura fotografica in caso di ribaltamento.

Abbiamo caricato un singolo file nella piccola barca. Ogni persona doveva sedersi prima che l'altra persona potesse mettere piede nella barca per mantenere l'equilibrio. Una volta che la prima persona si è seduta, la nostra guida ha quindi posizionato un piccolo, sedile di legno davanti a loro per far sedere la prossima persona.

Volevo essere l'ultimo sulla barca, ma ovviamente c'era sempre qualcun altro nel mio gruppo che insisteva sul fatto di essere impotente e di aver bisogno di un trattamento speciale. Avevo già trascorso dieci giorni con le persone di questo gruppo ed ero un po' preoccupato di fidarmi di loro per evitare che la barca si ribaltasse.

La nostra guida è stata l'ultima a salire sulla barca e poco prima del decollo ha il coraggio di dire: "Mantieni l'equilibrio o ci ribalteremo."

I miei muscoli si irrigidirono mentre passavo tutta la mia concentrazione assicurandomi di non muovermi di un centimetro. Non volevo nemmeno prendere la mia macchina fotografica dalla mia borsa. Questa gita in barca non volerà mai come un tour negli Stati Uniti.

La nostra guida ha indicato la fauna selvatica mentre la nostra barca ondeggiava avanti e indietro. Ho avuto difficoltà a godermi il paesaggio e continuavo a chiedermi quanto tempo avrei dovuto sopportare questo giro in barca.

E poi il mio peggior incubo si è avverato.

La nostra guida ha iniziato indicandoci tutti i coccodrilli che oziavano nell'acqua intorno a noi. Ora la mia più grande paura non è più rovinare la mia attrezzatura fotografica e le mie foto, ma il fatto che ribaltarsi potrebbe significare la morte lenta per coccodrillo.

Gli altri turisti nella barca hanno iniziato a girare i loro corpi per ottenere una ripresa migliore dei mangiatori di uomini lungo la riva e nell'acqua, facendo dondolare la nostra barca in modo più aggressivo da un lato all'altro.

Finalmente, Ho urlato... "Non scuotere la barca!!"

Seguito dalla voce calma della nostra guida, "Stai fermo o ci ribaltiamo".

Tutto quello che volevo era che ogni persona nella canoa smettesse di parlare e di muoversi in modo da poter ritrovare l'equilibrio. Non volevo nemmeno che nessuno respirasse.

I successivi venti minuti furono tutti confusi. Quando la nostra barca ha attraccato lungo l'argine di fango, Potevo finalmente sentire la calma del mio battito cardiaco.

Vorrei poter dire che questa era l'estensione della mia esperienza pericolosa per la vita, ma il dramma continuò.

Una volta sulla terraferma, la nostra guida ha insistito che ci riunissimo per un discorso di incoraggiamento prima di entrare nella parte a piedi del nostro tour attraverso la giungla.

“Ora voglio prepararti per cosa fare nel caso in cui venissimo individuati da un rinoceronte, una tigre o un orso».

"Sul serio?! Penso di voler tornare in barca!!!!”

Puoi leggere la seconda parte di questa storia qui:Passeggiata nella natura dall'inferno


Appunti di viaggio
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